Electronic Arts diventerà 100% digitale

Di

EA_games_fully_digitalDopo aver recentemente dichiarato di essere sempre più interessata a moltiplicare i servizi DLC ecco che Electronic Arts, tramite la figura del suo presidente, Frank Gibeau, ha affermato che il futuro dell’azienda prevede chiaramente una trasformazione del modello distributivo per raggiungere l’obbiettivo di vendite esclusivamente in digitale.

Verso maggio i servizi di vendita in downloading, abbonamenti, servizi premium, mobile e social di EA hanno conosciuto un vero e proprio boom e la società ha già superato ampiamente un incasso di 1,2 miliardi di dollari in quel segmento e Gibeau è parso molto sicuro nelle sue dichiarazioni.

Sebbene si tratti di una mossa prevedibile e che avverrà gradualmente, è comunque un passo che aggiunge ulteriore materiale infiammabile alle varie discussioni contro Electronic Arts, una delle compagnie più odiate (a ragione o torto) dell’industria videoludica.
Le principali critiche riguardano il problema di pagare un gioco privo di supporto fisico, che da un lato occuperà quindi prezioso spazio sul computer/console e più che altro non potrà poi, una volta esaurita la sua esperienza, rivendere il tutto sul mercato.

Ovviamente ci si aspetterebbe, visti i costi ridotti, una serie di sconti e differenze di prezzo fra una copia fisica e quella digitale ma per ora Electronic Arts non ha mandato messaggi confortanti al riguardo e non ci sono molti motivi per aspettarsi miglioramenti futuri.
Una mossa del genere cancellerà inesorabilmente il mercato dell’usato per quanto riguarda i futuri giochi di questa compagnia e aggiunge ulteriori dati e dettagli alle varie discussioni sul futuro dei videogame che abbiamo già affrontato in passato.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloGames.it – Guida su videogiochi e console supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009