Ancora niente PvP per Diablo III

Ogni volta che su sologames torniamo a parlare di Diablo 3 è purtroppo sempre e solo per riferirvi brutte notizie, in quello che ormai per tantissimi videogiocatori è diventato un caso di incompetenza e incapacità di relazionarsi con i clienti da parte di una azienda così importante come Activision/Blizzard.

Dopo i problemi nei giorni di release, i vari punti deboli del gioco, mai risolti, alcuni exploit dovuti a dei bug, il ban di migliaia di giocatori a causa di hack impiegate per farmare, ecco che il development team è stato costretto ad annunciare un rinvio, a tempo indefinito, della modalità di Team Deathmatch nel player versus player.

I problemi in questo caso sembrano essere di due ordini ben distinti: da un lato i tester hanno indicato una certa mancanza di profondità di questo tipo di scontro fra squadre di giocatori: mancando obbiettivi strategici e variabili ambientali il tutto si riduce a un massacro fra due gruppi che presto stanca il giocatore.
Dall’altro lato c’è l’inevitabile difficoltà a bilanciare le classi, con alcune mosse e combo di determinati personaggi che recano fin troppi danni e che non sono in alcun modo affrontabili o risolvibili da altre classi.

Si tratta di problemi che sono sempre presenti in giochi di questo tipo, specie in quelli che nascono principalmente come PvE, ma quel che continua a stupire in questa brutta avventura è che sia accaduta a un team di sviluppo che ha avuto più di dieci anni (e svariati milioni di dollari) per lavorare su un singolo titolo con risultati così miseri.

Jay Wilson, game director di Diablo III, ha comunque annunciato in un recente post che l’esperienza accumulata nello sviluppo del lato PvP non andrà certo sprecata, che verranno permessi duelli fra singoli giocatori con una patch che verrà rilasciata più avanti nel corso del 2013 e con il Team Deathmatch che verrà ristudiato in futuro.