Le future console saranno basate sul cloud computing

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Brian J. Farrell, presidente di THQ ha spiegato in un’intervista rilasciata a GamesIndustry.biz a margine della Cloud Gaming USA Conference che le console del futuro abbandoneranno l’attuale utilizzo di dischi per basarsi sul cloud computing.

L’assenza di un componente fisico farebbe risparmiare denaro a tutti i livelli dell’industria dei videogame: le piattaforme prive di hard disk costerebbero meno, facendo in questo modo salire le vendite ed espandendo il mercato. Per quanto riguarda sviluppatori ed editori, la mancanza di un oggetto tangibile significherebbe evitare i costi attualmente collegati alla produzione, al magazzino e alla spedizione. Un’industria videoludica cloud-based cambierebbe anche il modo in cui i creatori dei giochi interagiscono con i giocatori.

Farrell ammette anche che per i clienti la qualità dei contenuti continua a essere più importante della maniera in cui si accede ad essi.

Che cosa ne pensiamo noi? A parte gli ovvi vantaggi citati, ci sono anche dei contro da tenere presenti, per esempio:
* in questo modo si taglia fuori tutta la fetta del mercato dei meno fortunati del globo che non hanno accesso a Internet oppure alla banda larga;
* si rischia di stuzzicare la pirateria, esattamente come sta succedendo con l’industria della musica e del cinema;
* si perderanno molti posti di lavoro a livello di rivenditori e dettaglianti;
* si rischiano disastri come gli attacchi al PlayStation Network della scorsa primavera che ha portato a un lungo spegnimento dei server.


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