Nello spazio nessuno può sentirti lavorare

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Space-EngineersForse la frase originale non era esattamente quella del titolo, ma il succo della faccenda in Space Engineers è proprio questo: simulare l’esperienza lavorativa nello spazio partendo da basi fisiche concrete e senza stravolgere nessun aspetto del gioco a qualche fine spettacolare.

Sono ormai più di dieci anni che Mark Rosa, in un modo o nell’altro, gira intorno all’idea di un simulatore come questo e ora, dopo varie esperienze con precedenti titoli (Miner Wars 2081) è finalmente arrivato a completare questa esperienza sandbox nella quale i giocatori potranno costruire strutture statiche e dinamiche all’interno di un ambiente con leggi fisiche e volumetria molto realistiche.

Ben presto ci ritroveremo quindi a estrarre minerali preziosi dagli asteroidi, condurre e riparare shuttle, costruire stazioni orbitanti e molto altro ancora: sono previste (anche se l’autore si augura che non vengano più di tanto utilizzate) anche armi e opzioni per il combattimento.

L’autore ha dovuto ovviamente operare alcune scelte e sacrificare determinati dettagli di realismo (gravità artificiale, velocità massima, asteroidi inamovibili…) ma buona parte delle vostre azioni sarà sempre limitata da un ottimo grado di realismo che renderà la vostra esperienza molto, molto diversa dai consueti giochi di combattimento nello spazio.

Quasi tutti gli oggetti che incontrerete in-game potranno essere utilizzati, assemblati, connessi, danneggiati e distrutti e un piccolo esempio di quanto si potrà fare in Space Engineers lo avete guardando il filmato qui sotto.

Il titolo è per ora in fase alpha e dovrebbe raggiungere lo Steam Early Access fra qualche tempo, lo scoprirete tenendo d’occhio il sito ufficiale.


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