Lumber Island, viaggio nell’isola del terrore
Di Elvezio SciallisL’isola che è teatro dell’azione di questo gioco ha una storia peculiare, a sentire gli sviluppatori: fino al 1970 era molto famosa per i suoi alberi, alcuni anche rari ed esotici, che fornivano legno ricercato in tutto il mondo.
Turismo e industria del legname erano quindi le due risorse principali, fino a quando non fu scoperto il petrolio.
L’intera isola venne quindi disboscata per far spazio ai pozzi e impianti e i pochi alberi che tornarono a crescere non avevano più nessun valore. Infine il petrolio si esaurì e il posto fu abbandonato.
Si tratta di una strana intro, che comincia però ad avere più senso una volta che comincerete a giocare al primo capitolo di Lumber Island, che è fra le altre cose gratuito e potrete trovare seguendo questo link.
Siete un naufrago: fino a poco prima stavate festeggiando allegramente su uno yacht e ora vi trovate, di notte, a girovagare per questi posti spettrali. Un fuoco, un accampamento, un orsacchiotto peluche molto sinistro…
E un boscaiolo folle che comincia a inseguirvi con la sua ascia.
Ultimamente il genere indie-horror sembra essere affollato di titoli che vi spediscono di notte nei boschi con una torcia, ma Lumber Island assicura una buona dose di atmosfera e un nemico memorabile, elementi che dovrebbero spingervi a tentare almeno il primo capitolo.
Ma non pensate che il tutto sarà un facile e tranquillo picnic: la mortalità è abbastanza alta da mantenere “vivo” l’interesse e farvi provare e riprovare a vagare per questa inquietante isola.
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