Rayman Origins: gioco a piattaforme 2D che sicuramente conquisterà milioni di fan

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Manca poco più di una settimana all’uscita di Rayman Origins per Wii, XBox 360 e PS3. Il titolo avrà il raro pregio di essere un videogioco a piattaforme 2D che deve molto alla tradizione del passato senza peraltro risultarne appesantito. Nonostante l’apparenza giocosa, vi sono livelli di estrema difficoltà in questo gioco a scorrimento orizzontale dalla bellissima grafica ad alta definizione, che però si abbinano a una grande abbondanza di checkpoint e un numero infinito di vite: perciò il destino del giocatore è decisamente nelle sue mani.

Rayman Origins è l’esempio vivente di quanto può essere curato dal punto di vista artistico uno sfondo 2D. Ogni panorama del gioco è pieno di dettagli disegnati a mano, dalla lussureggiante vegetazione della giungla alle nevicate delle zone montane, alla fauna degli abissi passando per la cucina di un ristorante messicano. Le animazioni in 2D sono straordinariamente fluide e imprimono forte energia cinetica a ogni piccolo movimento.

Molti livelli del videogioco sono costituiti da percorsi intricati costruiti per incoraggiare un passo veloce, con ambienti in rapida trasformazione (che a volte si sbriciolano sotto i nostri occhi), ampi abissi che si spalancano e nemici che frequentemente prendono il sopravvento se non sono attaccati frontalmente. Per fortuna i comandi altamente sensibili di Rayman Origins forniscono ogni strumento necessario per completare il viaggio da sinistra a destra. Si comincia con la sola capacità di scattare e saltare, ma poi si sbloccano nuove abilità, come scivolare nell’aria e salire su per pareti o soffitti. Per quanto stravaganti possano essere le mosse decise, il gioco risponde sempre con estrema precisione ai comandi.

Il gioco sembra assai semplice nelle fasi iniziali, ma la curva della difficoltà sale rapidamente e costantemente. I livelli più avanzati diventano delle trappole mortali piene di seghe radiali, mostri coperti di aculei e spaventose tempeste elettromagnetiche. Ma la sensazione di riuscire a passare come una scheggia tra queste difficoltà rende l’esperienza assai gratificante. Grazie all’uso generoso dei checkpoint, non è necessario ripetere da capo interi livelli più e più volte.

Il gioco è anche caratterizzato da una simpatica vena umoristica di tipo paradossale che concorre ad aumentare il divertimento. Anche la modalità cooperativa è molto godibile, basata su un semplicissimo sistema drop-in/drop-out che consente a un massimo di quattro giocatori di correre e saltare in ogni singolo livello del gioco.

Su questa pagina potete godervi una videoanteprima.


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