Battlefield: Bad Company 2: il principale nemico di Call Of Duty?

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schermata fuocoLa battaglia degli sparatutto su console continua e a mettere i bastoni tra le ruote stavolta al titolo bellico per antonomasia, è Battlefield: Bad Company 2. Questo è un gioco di guerra, appunto, in prima persona, ambientato nel presente, prodotto da EA Digital Illusion CE. Che, visto il successo ottenuto dal rivale Call Of Duty, ha pensato di creare questo capolavoro che gli darà seriamente del filo da torcere. A differenza del suo predecessore tra le tante cose, il nuovo capitolo è disponibile pure per Windows.

Il 6 ottobre 1944 durante la seconda guerra mondiale, un gruppo di commando si infiltra in un’isola controllata dalla marina imperiale giapponese nel mare del Giappone. La squadra, dopo lo sbarco, recupera uno scienziato giapponese disertore che stava lavorando a un’arma segreta, dal nome in codice “Aurora”. Durante tutta la missione vengono uditi inquietanti rombi scuotere l’isola. Il gruppo si impadronisce di un sottomarino per tentare la fuga, ma una volta allontanatosi dalla costa, dall’isola parte un enorme lampo che genera un’onda anomala che investe il sottomarino, facendolo affondare e uccidendo tutti gli occupanti. L’operazione viene giudicata un fallimento e tenuta nascosta dai vertici statunitensi. Persino nel presente, tale missione viene giudicata una leggenda nota con il nome di “operazione Aurora”. Il resto lo lasciamo scoprire a voi, ma vi ricordiamo che questa storia non prende spunto da qualche film di Tom Clancy e ciò lo rende ancora più originale.

Il gioco prevede 8-10 ore di gioco e la trama non fa perdere la concentrazione ai giocatori e fila liscia che è un piacere, anche se le azioni della Bad Company non colpiscono chi gioca come ha saputo fare Modern Warfare. Non sembrano presenti cadute di stile durante il gioco è tutto funziona a meraviglia, anche se non sono presenti battute che possono entrare nel hit delle indimenticabili. Tutto scorre liscio come l’olio ma finito il gioco, vi rimarrà quel senso di vuoto, perché il titolo si dimentica troppo in fretta per quanto riguarda la modalità storia; sembra che gli autori abbiano voluto creare un progetto perfetto sì, ma senza particolari agghiaccianti che avrebbero reso la storia più intrigante. Noi ci aspettiamo qualcosa di più sull’intreccio della trama nel terzo capitolo che uscirà.soldato

Meccaniche di gioco: Battlefield si può considerare un fps classico, attraverso gli spazi ampi lasciati al gamer e quella libertà da free roaming che caratterizza il gioco. Parliamo anche del nuovo motore grafico, il Frobsyte 2.0, che lavora egregiamente sul prodotto; il gioco attraversa paesaggi innevati, fino alle foreste tropicali ed è possibile anche utilizzare vari veicoli tra cui: carriarmati, battelli armati, quad, uav, elicotteri e camion. Sotto questo punto di vista il gioco non fa mancare nulla. L’audio collabora bene con il gameplay e anche il minimo rumore crea quel senso di paranoia che i giochi di guerra portano. La possibilità però di far prendere strade secondarie al giocatore, fa mettere da parte la linearità e lo scripting del gioco.

schermataLa modalità online crediamo sia il vero punto forte del gioco: si potrà partecipare a battaglie in arene diverse, unendosi a una squadriglia di soldati vari: dai cecchini, ai mitraglieri, ai soldati d’attacco ecc. Tutto è reso totalmente realistico è continuare a fare record personali con le uccisioni di soldati vari, è un toccasana.

Conclusione: vi diciamo subito che un 9/10 c’è. Le caratteristiche ci sono per farlo diventare un gioco epico: audio, effetti visivi rilevanti, tanti effetti speciali e  la scelta se giocare con una tattica più stealth o frenetica. Insomma, proprio da avere nella vostra collezione di giochi!

Luca Grassia.


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